Il Tulle dei vestiti di Giambattista Valli è diventato virale. Ecco perchè…
Il 7 novembre è uscita la collezione “low cost” di Giambattista Valli per H&M. Dopo la sfilata di lancio a Roma il 24 ottobre, adesso anche per noi comuni mortali, è arrivata l’ora di mettere le mani nel portafogli e cominciare con gli acquisti; i prezzi infatti vanno dai 90 € per la minigonna arricciata indossata da Bianca Brandolini ai 499 € per il vestito di Chiara Ferragni. Ma il simbolo di questa collezione è sicuramente l’abito in tulle rosso fuoco indossato da Kendall Jenner, corto sul davnti e con lo strascico dietro, con cui si è chiusa la sfilata romana.
Pur non essendo un tessuto molto nobile e costoso, che spesso ricolleghiamo ai tutù delle ballerine di danza classica o per i vestiti di carnevale, il tulle è stato utilizzato da Giambattista Valli per creare abiti d’effetto, ideali per essere sfoggiati alle cerimonie più glamour e party chich.
Il tulle è sostanzialmente una garza a giro inglese; una sorta di rete trasparente di consistenza e rigidità diversa. Quando parlo di giro inglese, vuol dire che per la sua tessitura viene utilizzato un particolare telaio, in cui i fili si intrecciano lasciando una maglia molto aperta. Può essere realizzata con differenti materiali, dal cotone, alla seta, alle fibre sintetiche (poliestere, nylon o lurex), che ne determinano le caratteristiche e la mano più o meno rigida/morbida, o l’elasticità. Questo tessuto può essere anche utilizzato come base ricamo, per abiti più articolati e particolari. Il prossimo mese Valentina, la mia cugina/cliente più affezionata farà diciotto anni, e per la sua festa mi ha commissionato una gonna a doppia balza celeste e blu, interamente in tulle. Prossimamente vedrete il risultato.
