Poliestere



Il Poliestere (PL o PES) è la fibra sintetica più utilizzata al mondo. Circa il 50% dei tessuti che ci circondano sono formati da tale tecnofibra. A differenza delle fibra naturali, di origine animali o vegetali, o di quelle cellulosiche, che derivano da sostanze naturali rigenerate chimicamente per crearne dei filamenti continui, le tecnofibre sono al 100% di derivazione chimica. La materia prima del PL sono dei polimeri che sintetizzati chimicamente creano il PET, cioè lo stesso materiale di cui sono formate le bottiglie di plastica o i contenitori per il cibo, ma anche i tessuti. Il fatto di essere “gestibile” chimicamente, rende il poliestere particolarmente versatile, adattabile ad ogni tipo di spessore e trattamento, dal pesante pile al leggero organzino. Se si utilizzano polimeri cavi, lo si può utilizzare anche per capi sportivi, o addirittura per tappezzeria di interni, esterni e nel campo dell’automotive. Negli ultimi anni, i polimeri per la creazione del poliestere vengono ricercati in materiali di scarto oppure tramite fermentazione batterica, rendendolo quindi più eco-friendly il materiale. Come la lana, anche il poliestere ha il problema del pilling, cioè la formazione di piccole palline sul tessuto, causate dallo sfregamento e dal calore.

I benefici del Poliestere
- Basso costo
- Facilmente lavorabile sia da solo (Pile) che in mischia con altre fibre (Cotone, Poliammide o Nylon, Poliuretano o Elastam o Lycra)
- Diversità di aspetto e mano: peloso, lucido, morbido, vellutato
- Resistente all'abrasione (utilizzato per giacche a vento)
- Elastico e non si stropiccia
- Non subisce alterazioni da muffe e batteri
- Se non trattato è ruvido e fastidioso sulla pelle
- Se utilizzato per tessuti a maglia non ha la stessa resistenza all'abrasione (bordi usurati)
- Effetto Snagging : dopo ripetuti lavaggi, i fili si rompono e si sfilacciano creando la "barba"
- Favorisce la comparsa di cattivi odori
- Si carica elettrostaticamente ed attira la polvere