Bologna e la t-shirt a tortellino

Ma quanto è bello andare in giro sopra i colli Bolognesi!? dicevano i Lunapop. E’ da quando è uscita 50 Special che me lo chiedo. Per verificarlo io e Reb siamo dovuti andare fino a Bologna. Purtroppo per andarci abbiamo scelto i due giorni peggiori di sempre; non ha fatto altro che piovere!! Ma per fortuna ovunque ti giri ci sono dei Portici, ed il tortellino. Tutti sanno che Bologna è LA città dei giovani, ma quello che mi ha davvero colpito non è la grande quantità di pub, ristoranti, bar, università, centri sociali e murales, ma l’aria che si respira, di estrema calma; ti sembrava di stare in un piccolo borgo in cui la vita scorre felice e serena. E’ tra queste piccole vie, ricche di boutique e negozi dalle insegne retrò, che è avvenuto il mio primo incontro con i veri protagonisti della città:

Il tortellino      

 

Piazza Maggiore

I Portici di Bologna
Basilica di Santo Stefano

I Tortellini
Biblioteca, la Sala Borsa
Appena li ho visti prima mi è presa una gran fame, poi ho cominciato a pormi un grande quesito, apparentemente inutile: ma come hanno fatto ad inventare il tortellino? da quale mente contorta ed attorcigliata può venir fuori una cosa simile?  Risposta: alcune mie fonti mi hanno riferito che i tortellini sono nati dalla fissazione di un cuoco per gli ombelichi. Da qui si spiega il loro attorcigliamento su sé stessi. Cosa da non credere visto che a me al massimo è venuto in mente di fare una maglietta che si arrotolasse a mò di tortellino, e la parte più bella è che il ripieno siamo NOI!!

 

Una chicca: se vi capita di andare a Bologna, andate a vedere la finestrella sul Canale delle Moline. Una misera finestrella che separa due diverse realtà, due mondi, una città nella città. Il canale sembra senza fine ed i palazzi immersi in un altro universo. Sarei stata li a fissare la vita delle persone aldilà della finestrella per ore e ore, sarebbe stata la mia tv surreale!

 

Finestrella sul Canale delle Moline

 

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